30_07_2012 | LOTTA ALLE LUCCIOLE. ANCHE RICCIONE HA LA SUA ORDINANZA

Lunedì, 30 Luglio 2012

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LOTTA ALLE LUCCIOLE. ANCHE RICCIONE HA LA SUA ORDINANZA


Dopo Rimini, anche Riccione ha la sua ordinanza anti lucciole. Il sindaco Massimo Pironi ha infatti firmato oggi il testo del provvedimento frutto della concertazione avviata dal prefetto di Rimini Claudio Palomba tra i sindaci dei comuni interessati dal fenomeno della prostituzione di strada con l’obiettivo di uniformare e rendere più efficaci le azioni di contrasto messe in atto dalle Forze dell’ordine.


L’ordinanza entra dunque in vigore oggi anche a Riccione dove sarà attiva fino al 31 ottobre. Le zone d’interesse sono via Torino, via Milano, via D’Annunzio, tutta la ex statale 16 (compresa tra il confine con il Comune di Rimini e il Comune di Misano Adriatico) e aree adiacenti, così come nelle aree adiacenti alle vie che incrociano con quelle calde individuate dal documento.


Il divieto per chiunque è di assumere atteggiamenti “diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento”, cioè richiamo, invito, saluto allusivo, o ancora di “mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità” allo scopo di prostituirsi.


La violazione si concretizza anche con il “richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti” “e di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento” e ancora con l’ “eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale”, qualora alla guida di un veicolo, al fine di concordare la prestazione.


La multa per chi violerà l’ordinanza è di 516 euro, ma pagata entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica dimezza, tranne che per i recidivi. L’inottemperanza all’ordine comporterà la denuncia (articolo 650 del codice penale).


L’ordinanza prevede anche, al posto della sanzione, per “le persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento ovvero in stato di particolare disagio” l’avvio a “programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale”.